I gerani resistono al caldo e al freddo? Ecco la temperatura esatta che li fa sopravvivere

Il geranio è universalmente apprezzato per la sua resistenza e la sua capacità di fiorire rigogliosamente sia in giardini che su balconi e terrazzi. Tuttavia, la sua sopravvivenza dipende fortemente dalle temperature ambientali, che possono rappresentare un fattore limitante sia in presenza di caldo estremo che, soprattutto, durante il freddo invernale. Comprendere la tolleranza termica dei gerani è essenziale per chi desidera godere a lungo della loro bellezza.

Resistenza al caldo: fino a che punto il geranio tollera le alte temperature?

I gerani dimostrano una straordinaria capacità di adattamento nei confronti del clima estivo. Anche durante le estati torride, questi fiori continuano a prosperare senza particolari problemi. Secondo fonti specializzate, il geranio è “molto resistente alle alte temperature” e, grazie alla sua struttura, sopporta bene anche i periodi di siccità, adattandosi a condizioni calde e soleggiate senza grandi sofferenze.

A condizione che il terriccio sia ben drenato e che la pianta riceva una sufficiente quantità d’acqua durante i periodi più secchi, il geranio può resistere facilmente anche a temperature superiori ai 30°C. La sua tolleranza al caldo lo rende un’ottima scelta per chi vive nelle regioni mediterranee o in zone soggette ad estati particolarmente afose.

Sensibilità al freddo: qual è la temperatura critica?

Se il geranio si dimostra impavido davanti al caldo, altrettanto non si può dire del freddo invernale. La vera minaccia per questa pianta è rappresentata dalle gelate e dagli sbalzi termici, in particolare nei mesi tra novembre e febbraio. La letteratura concorda sul fatto che i gerani non sono adatti a trascorrere l’inverno all’aperto in zone soggette a temperature rigide: la temperatura minima tollerata per la sopravvivenza si aggira attorno ai -5°C per alcune varietà come il geranio edera, mentre la maggior parte dei gerani subisce i primi danni già tra 4°C e 0°C, mostrando segni di appassimento e disseccamento fogliare.

Quando la temperatura scende sotto lo zero, il rischio di congelamento dei tessuti diventa reale, soprattutto se il terriccio rimane eccessivamente umido favorendo la formazione di ghiaccio alle radici. Tale situazione può portare facilmente al marciume radicale, col rischio di perdita irrimediabile della pianta.

La temperatura ideale: come garantire la sopravvivenza dei gerani in inverno

Affinché i gerani possano superare indenni l’inverno, è fondamentale proteggerli quando il termometro inizia ad avvicinarsi allo zero. Le strategie più efficaci per la salvaguardia delle piante includono:

  • Spostare i vasi al riparo: I gerani dovrebbero essere trasferiti in ambienti protetti come una serra fredda, una veranda o un balcone chiuso esposto a sud-ovest. L’importante è evitare l’esposizione diretta alle gelate e ai venti freddi.
  • Coprire le piante: In assenza di spazio interno, è consigliato l’uso di teli in tessuto-non-tessuto, che consentono il passaggio della luce e dell’aria ma trattengono il calore notturno. Questi teli si rivelano preziosi durante le notti più fredde, poiché riducono l’escursione termica nociva per le foglie e i fusti.
  • Isolare i vasi dal terreno: Sollevare i contenitori utilizzando bancali di legno o cassette può ridurre il rischio di danni da freddo trasmesso dal pavimento, particolarmente in caso di pioggia seguita da gelate.
  • Ridurre le annaffiature: Il suolo non deve essere zuppo, poiché questo favorisce la formazione di ghiaccio e di marciumi radicali nel periodo invernale.

La temperatura ideale per il mantenimento dei gerani in riposo invernale si trova tra i 5°C e i 10°C. Collocare le piante in ambienti bui come soffitte o cantine fresche permette loro di “svernare” senza subire stress. Se la zona di ricovero è luminosa, i gerani possono tollerare anche temperature leggermente superiori (fino a circa 15°C), ma si deve considerare il rischio di germogliazione prematura dovuta a un eccesso combinato di luce e calore.

Consigli aggiuntivi: varietà, esposizione e terriccio

Le diverse tipologie di geranio — come i Pelargoni zonali, i gerani edera (Pelargonium peltatum), i Pelargoni a foglia profumata — presentano alcune differenze nella resistenza al freddo, ma tutte condividono la necessità di essere protette da temperature inferiori a 0°C. Alcune varietà come i gerani edera possono talvolta sopportare brevi periodi a -5°C, specialmente se riparate dalle intemperie e dal vento, ma il rischio di danni resta elevato in caso di prolungata esposizione a temperature simili.

I gerani prediligono in estate un’esposizione soleggiata, con almeno sei ore di luce diretta, condizione che garantisce fioriture abbondanti e colori vividi. Tuttavia, si adattano anche a posizioni di ombra parziale, pur prediligendo sempre un terriccio ben drenato e ricco di sostanza organica. La loro tolleranza alla siccità li rende ideali per vasi sospesi, terrazzi assolati e giardini rocciosi.

Nei mesi invernali, oltre a proteggerli dal freddo, è importante evitare eccessiva irrigazione, mantenendo il substrato appena leggermente umido. Un eccesso d’acqua nel terriccio freddo è tra le principali cause di perdita della pianta durante la stagione invernale.

In sintesi, i gerani sono piante robuste, estremamente versatili e facili da coltivare durante i mesi caldi, ma è fondamentale vigilare sulle temperature durante l’inverno. Con alcuni accorgimenti mirati, come ricovero in ambienti protetti e riduzione delle annaffiature, sarà possibile garantire a queste piante ornamentali la sopravvivenza anno dopo anno, riprendendo la loro crescita rigogliosa con il ritorno della primavera.

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